Nel 2013 si vota, il voto è
l'espressione della democrazia, ma quanta democrazia c'è nel votare
sempre i soliti volti? Quanta democrazia c'è nel leggere sempre i
nomi dei soliti noti sulle schede elettorali?
Siamo italiani e ci siamo stufati di questa situazione, verrebbe voglia di prendere e candidarsi, ma si rimarrebbe schiacciati sotto il peso di giganti politici che grazie ai soldi e non di certo alle capacità riescono a fare campagna elettorale, a comperare spazi e a vincere le elezioni. Miei cari amici le elezioni sono marketing puro e spicciolo, chi ha più visibilità e spazi vince.
Siamo italiani e ci siamo stufati di questa situazione, verrebbe voglia di prendere e candidarsi, ma si rimarrebbe schiacciati sotto il peso di giganti politici che grazie ai soldi e non di certo alle capacità riescono a fare campagna elettorale, a comperare spazi e a vincere le elezioni. Miei cari amici le elezioni sono marketing puro e spicciolo, chi ha più visibilità e spazi vince.
A volte mi viene da pensare come
Platone, lasciamo governare i “filosofi” perchè tutti gli altri
hanno menti corruttibili che guardano agli interessi; mi viene da
pensare che affidare il diritto di voto alla massa conduce la società
sul baratro perché purtroppo sono menti plasmabili da televisioni e
spot pubblicitari. Poi riflettendoci un po' di più mi rendo conto
che non dovrebbe essere così, siamo nel 2012, non è possibile che
abbiamo menti corruttibili, tutti noi siamo “acculturati”, tutti
noi abbiamo avuto modo di leggere libri e giornali, eppure, molti di
noi non hanno sviluppato la coscienza critica. Troppa gente oggi si
lascia influenzare da gente che serve idee e ideali preconfezionati,
non funziona così la vita, ognuno di noi crea quello in cui crede
attraverso percorsi più o meno culturali, attraverso esperienze,
incontri e scambi di opinioni, quello che siamo è frutto di una
evoluzione che le attuali generazioni, componenti maggioritarie della
massa, non vogliono fare, o meglio preferiscono evolvere senza
esperienza semplicemente indossando direttamente l'abito più grande
senza dare tempo alla persona di crescere. Un ideale, una coscienza
critica non si trovano dietro un angolo una mattina al risveglio e a
maggior ragione non sono quelli che tv e media ci propinano
quotidianamente.
Questo evolvere della società porterà
alla “tirannide della maggioranza”. Questa società malata e
indottrinata farà scelte di maggioranza anche sbagliate, ma che
purtroppo coinvolgeranno tutti a discapito anche di chi un minimo di
coscienza critica ce l'ha.
Scuola, libri e cultura, mai riniziamo
a prendere possesso di queste forme di evoluzione, mai riusciremo a
spodestare questa politica di interesse tirannide per creare una
polis fatta di dialogo della cittadinanza.
N
BELLISSIMO
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