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venerdì 25 marzo 2011

cosa significa essere femministe nel 2011

Nel passato il femminismo è stato male interpretato, molte persone l'hanno visto semplicemente come una liberazione sessuale della donna, ma non è così, o per lo meno, il femminismo di oggi è totalmente di verso, va anzi in antitesi con il concetto di donna emancipata e disponibile che qualcuno ha tentato di far passare nel passato.

È passata oramai l'idea che la donna sia l'essere a disposizione, l'oggetto dedito al piacere, ma non è così.
Il vero femminismo oggi è quello che decine di donne cercano di portare avanti quotidianamente in ogni dove della nostra società contrastando difficoltà e pericoli; sono le donne che si sentono tali senza dover indossare per forza una gonna o senza doversi truccare. Uno dei simboli del movimento è appunto il taglio corti di capelli, e sapete il perchè? Perchè noi ci sentiamo donne non perchè abbiamo i capelli lunghi e neanche perchè sappiamo camminare sui tacchi, sentirsi donne è qualcosa di più profondo, è qualcosa che ti parte da dentro, dall'interno stesso del tuo essere e ti porta a vedere la realtà in maniera totalmente diversa dalla stragrande maggioranza degli uomini; è stato provato che le donne hanno la tendenza a pensare al futuro ad essere più pacifiste degli uomini, ad avere, insomma, la propensione a voler costruire un mondo migliore.


Purtroppo bisogna far rinascere dentro noi l'idea stessa di femminismo, per anni la gente ha pensato che fosse un movimento nel quale la donna voleva diventare come l'uomo, ed infatti, troppo spesso in passato si è cercati di eguagliare gli uomini anche nei loro lati peggiori. Spesso si sente dire che la donna oramai è diventata libera come l'uomo, che si concede sessualmente, ma questo non è femminismo, questa è la completa antitesi del movimento stesso.

Essere femminista oggi significa rivalutare la donna, significa far vedere all'uomo che non siamo disponibili, o meglio, siamo disponibili solo al confronto in campo lavorativo, al confronto nella società, ma non siamo mai state, e non lo saremo mai, disponibili al divertimento dell'uomo.

Siamo in una società dove oramai la donna è svalutata al massimo dove anche se riusciamo ad ottenere un minimo di successo nella nostra vita, l'opinione pubblica ha sempre il dubbio che ci siamo concesse che ci siamo riuscite perchè donne e non per merito.
Ci sono tante femministe come me, che ogni giorno lottano contro questo pregiudizio, che quotidianamente cercano di essere trattate come Donne e non come semplici sgualdrine.

Siamo in poche a pensarla così, basta vedere quando è periodo di esami in una facoltà dove le donne iniziano ad andare a sostenere gli esami in minigonna e scollatura, sarò forse l'unica, o una delle poche, ma quando sostengo un esame felpa jeans e scarpette, perché voglio essere giudicata per quello che so e non per come appaio.

Essere femminista oggi è chiedere a chi abbiamo di fronte di vederci non come donne ma come esseri umani

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