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mercoledì 2 marzo 2011

Considerate se l'immigrato è un uomo......

lavora per pochi euro al mese, ovviamente in nero senza alcuna sicurezza sul posto di lavoro; il più delle volte fa i lavori che noi italiani non faremmo mai eppure si sente dire “vieni in Italia e ci rubi il lavoro”. Partono da posti dimenticati dal mondo dove la fame e le guerre minano l'esistenza umana, intraprendono i famosi viaggi della speranza e arrivano in centri di accoglienza affollatissimi dove è carente qualsiasi cosa...anche lo spazio vitale.
Sfruttati, umiliati e privati della loro dignità hanno la forza di entrare in italia, uno stato dove il più delle volte l'immigrato è visto come il delinquente, il cattivo.
Ma siamo noi che li facciamo diventare così li sfruttiamo li facciamo vivere in condizioni disumane, ho visto gente affittare stalle prive di ogni condizione igienica a immigrati....e poi diciamo che sono gente incivile.....chi è l'incivile l'italiano che ci guadagna affittando una stalla per animali o l'immigrato che chiede solo la speranza?


L'immigrato è un uomo, l'immigrato è un cittadino del mondo, l'immigrato dovrebbe essere considerato come un nostro fratello ed invece...
Ed invece troppo spesso siamo razzisti, di quel razzismo subdolo che non si vede in superficie, ma è nascosto sotto dei falsi sorrisi, quel razzismo che ci permette di affittare un monolocale a 3 famiglie immigrate, quel razzismo che ci permette di offrire lavoro per pochi euro ad una persona solo perchè non italiana....quel razzismo che fa più male del sentirsi dire “sporco immigrato”

L'immigrato è un uomo....ma in queste condizioni può essere definito tale?

1 commento:

  1. Mi ricorda tanto quando altri UOMINI si sono girati a guardare altrove
    Meditate che questo è stato:

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