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martedì 28 agosto 2012

La musica, la vita e la libertà

Chiudi gli occhi e vola
 
Una nota danza sul rigo e un'altra la segue,
due bambini che si rincorrono sul viale,
Comincia la danza.
Le note si mischiano veloci a ritmi elevati,
 I bambini giocano spensierati e corrono;
 Poi il tempo passa, la musica diventa dolce e leggera,
I bambini crescono e sono oramai padri;
Il ritmo rallenta, le composizioni sono sicure e fiere,
L'anziano quieto con il bastone passeggia sul viale;
Le note volano via, suonano la libertà,
Anche l'uomo è volato e adesso ha la sua libertà.
(Simona Abbate 28/08/2012)


La musica ci accompagna nella nostra vita, la musica è la vita. Impariamo a danzare con lei e a volare verso la libertà

venerdì 24 agosto 2012

il mio Abruzzo


Io, un'aquila sulla mia terra

Mi sono levata dal mare al sorgere del sole;
ho sentito il mare darmi il ritmo alla vita;
ho visto il vento cancellare il mio passato sulla spiaggia;
ho visto la neve coprire tutto e donarmi la pace;
ho visto un'orsa amare i suoi cuccioli come una madre;
ho posato le mie zampe sulle vette e ho visto le valli inchinarsi ai miei piedi;
ho corso con un cervo e sentito il sussurrare delle preghiere affidate al vento;
ho sorvolato fiumi che mi hanno dissetata di sapere;
ho sostato su merli di palazzi che mi hanno mostrato la storia;
Sono andata a riposare dietro quei monti che segnano la fine del mio viaggio.
Ho sorvolato la mia terra, i miei abitanti... ho sorvolato il paradiso
(Simona Abbate 24/08/2012)

il cinguettio degli uccelli, il suono di un campanile in lontananza che rintocca “l'Ave Maria” l'odore della rugiada... Sono a casa. I raggi del sole ancora non mi colpiscono in volto perchè devo aspettare che il sole faccia capolino fra i monti, ma so che sarà una bella giornata. Ognuno di noi ama la propria terra, ma la mia regione ha quel non so che di particolare, credo non mi basterà tutta la vita per gustarne tutti i suoi angoli, tutti i suoi borghi, tutte le sue vette e tutte le sue valli, ma ogni viaggio, ogni gita che ho fatto mi ha sempre lasciato stupita, mi ha sempre mostrato una bellezza indescrivibile. Dal mare all'entroterra, tutto lascia il segno e tutto se vieni qui ti regalerà delle emozioni indimenticabili.

mercoledì 22 agosto 2012

Riflessione sull'AMORE

L'amore è


Affidiamo un bacio al vento,
facciamolo, affinché arrivi a chi baci non ha mai ricevuto.
Affidiamo una carezza al sole,
affinché raggiunga i posti più bui e porti la luce dell'affetto.
Guardiamo le stelle,
e chiediamo a ognuna di donare speranza a chiunque rivolga lo sguardo verso il cielo.
Sussurriamo ai torrenti,
affinché bagnino di gioia chi non ne ha.
(Simona Abbate 22/08/2012 )


L'amore è riuscire a vivere in pace con se stessi e con gli altri, è riuscire a tendere la mano verso chi ne ha più bisogno, a sorridere a chi di sorrisi non ne ha più...
Il concetto di amore troppo spesso è dimenticato, si riduce ad essere quello verso una persona dell'altro sesso, ma non è solo così. L'amore vero è quello che spinge ognuno di noi ogni giorno ad andare avanti, è quella forza interiore che ci fa voler bene a tutte le persone che ci circondano, è quel potere che ci permette di rinunciare a tutto pur di aiutare gli altri.
Amiamo, tutti i giorni, tutti gli istanti della nostra vita, perchè chi ama è “bello”, ha uno sguardo luminoso, una gioia indescrivibile che riesce a trasmettere a tutti quelli che lo circondano... Amiamo perchè solo amando saremo amati un giorno

Itaca - Kostantin Kavafis

Ogni persona ha dei sogni nella vita che vuole realizzare, così decide di intraprendere un viaggio per raggiungere questi desideri... l'importante non è raggiungere la meta, fondamentale è il percorso, chi e cosa incontriamo. Ogni ostacolo che supereremo e ogni incontro ci accrescerà, una volta raggiunta itaca ci renderemo conto che la soddisfazione non sta nell'essere arrivati alla meta, ma nell'essere cresciuti nel percorso 

ITACA
 Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sara` questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
ne' nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.
Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti - finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d'ogni sorta; piu' profumi inebrianti che puoi,
va in molte citta` egizie
impara una quantità di cose dai dotti.
Sempre devi avere in mente Itaca -
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos'altro ti aspetti?
E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
gia` tu avrai capito cio` che Itaca vuole significare.

martedì 21 agosto 2012

I'm.... grazie a voi

Quando scali una montagna, raggiungi la vetta, riesci a trovare un senso di pace interiore e a parlare con te stesso... spesso viene voglia di prendere una valigia e partire soli, perchè solamente la solitudine ci permette di capire chi siamo veramente; ci capita di raggiungere dei posti stupendi e magnifici ai quali associamo dei sentimenti e delle emozioni, ma l'uomo è un “animale sociale” e una volta che ha trovato "l'IO" ha la necessita di ritrovare se stesso con gli altri. Ci sono posti che definiamo magici perchè ci hanno regalato emozioni quando andavamo alla ricerca dell'io interiore, ma ci sono posti ancora più fantastici, che sono in ogni dove, perché sono i luoghi dove ci sono persone stupende. Una volta che hai raggiunto te stesso non è più necessario vagare per posti e situazioni, perchè questo viaggio di ricerca interiore ti ha fatto incontrare tante di quelle persone, che adesso le hai tutte attorno e ogni singolo ti ridona quell'emozione che ti aveva dato l'ascesa al corno grande, o l'emozione che avevi avuto nell'andare in barca a vela nel centro del mediterraneo. Ogni amico, ogni conoscente ti regala quella emozione stupenda che è la vita. Quando stai bene con te stesso stai bene con gli altri e inizi a prendere un po' di ogni persona che hai incontrato e un po' di tutti quelli che ti circondano. È per questo che quando sto in mezzo alla gente sto bene, perchè mi basta poco, non mi serve un posto dall'altra parte del mondo mi basta avere loro, mi basta avere il loro sostegno, i loro sguardi, la loro voglia di divertirsi e la loro voglia di avermi con loro. Ringrazio tutte le persone che ho incontrato sul mio viaggio, tutti quelli che mi hanno incontrata una volta sola e con un sorriso mi hanno dato più di qualsiasi altra persona, quelli che mi sopportano tutti i giorni, quelli che si divertono con me, tutti quelli che in quest'ultimo periodo mi hanno aiutata a tornare a sorridere, chi mi ha fatto soffrire e contemporaneamente crescere, chi lotta al mio fianco per i diritti universitari, tutti i miei confratelli volontari della misericordia, chi vive con me l'avventura universitaria, i miei 6 pochi ma buoni ingegneri ambientali, chi passa le estati con me e segue le mie mattità (muretto team vi voglio bene).... un grazie a chi mi incontrerà. Quello che sono e che sarò è l'insieme di tutti voi:)

Taranto Lavoro vs Salute

Quando ti svegli la mattina e trovi il balcone pieno di polvere, quando il figlio della tua vicina è l'ennesimo caso di tumore del quartiere, quando tuo marito lavora in quel mostro nero che vedi dalla finestra e ha perso molti suoi colleghi per tumore la voglia che si ha è solo quella di scappare via. Quella che si sta avendo oggi a Taranto è una guerra tra poveri, tra chi vuole la salute e chi vuole il lavoro e nessuno si è accorto che questi due gruppi di persone si intersecano e tendono a coincidere. Ci sono giornali, politici e parti di opinione pubblica che si schierano per la salute e altre per far lavorare gli operai, pochi, forse quasi nessuno, si è reso conto che le due cose devono assolutamente coincidere, nessuno si è accorto che si sta trattando della salute delle famiglie degli operai dell'ilva, si sta scatenando, oltre ad una guerra tra poveri, una guerra interna alle famiglie tarantine che hanno mariti operai e figli ammalati. Marx parlava di alienazione, ma qui si arriva a parlare non solo di alienazione, qui si mette l'operaio di fronte alla scelta di lavorare e di uccidere o di non lavorare e morire di fame. Lavoro e Salute un binomio bellissimo, ma appunto un binomio, due nomi che vanno insieme e non contrapposti; io grido basta, lo vorrei far arrivare ai giornalisti che continuano a contrapporre queste due parole, che continuano a presentare la questione Taranto come una sfida fra operai e malati; grido basta ai dirigenti ILVA, basta con la politica del produrre ad ogni costo, so che con qualche investimento riuscireste benissimo ad abbassare la produzione di polveri, so che se rispettasse le leggi italiane e smaltireste in maniera corretta i terreni contaminati non ci sarebbero... e forse non ci sarebbe neanche un numero così elevato di tumori. Vorrei gridare il mio basta alla opinione pubblica che oramai crede di dover decidere tra tumori e lavoro, non è così, non sono gli operai il mostro, come non lo è il diritto alla salute, il nemico è chi vuole guadagnare sulle spalle del prossimo, il nemico è questo capitalismo sfrenato che sta distruggendo l'intero pianeta...

giovedì 9 agosto 2012

Ceci n'est pas une pipe ..... la maschera che ci crea facebook

Quante volte ci siamo ripetuti che l'apparenza inganna, quante volte abbiamo sentito il detto “l'abito non fa il monaco” eppure troppo spesso non impariamo. Mi scuso con Magritte se rubo una frase del suo celebre quadro ma capita che troppo tardi ci accorgiamo che “Ceci n'est pa une pipe”. Non voglio perdermi in discorsi filosofici basati sulla fallacità dei 5 sensi, ma voglio dedicare la mia dissertazione su quanto la nostra intera società sia portata a giocare con i 5 sensi e manipolare le nostre scelte e opinioni; è inutile farvi notare che se una cosa profuma la compriamo e se puzza no, se ha un bel colore la prendiamo altrimenti no, ma quello su cui voglio soffermarmi maggiormente sono i rapporti interpersonali e su quanto, purtroppo, oggi sta influendo l'apparenza e non la conoscenza.
Siamo nella società dell'immagine ed è inutile negarlo, anche noi che fino a qualche tempo fa ci ritenevamo immuni da contaminazioni televisive ne siamo entrati a fare parte, perché oramai non ci si conosce più di persona, ma attraverso i socialnetwork o piattaforme che limitano le relazioni a semplici scambi di parole e immagini tramite un freddo e apatico monitor di un computer. Lo scambio di notizie e immagini via pc non può essere reale e non soggetto a fraintendimenti o apparenze, facciamoci un esame di coscienza, quanti tag abbiamo rimosso dalle foto di facebook perchè non ci piaceva una espressione? Io non l'ho mai fatto, lo ammetto, ma molte persone lo fanno, perché vogliono creare delle persone perfette per la comunità virtuale, vogliono non avere nei e macchie e creiamo una sorta di “maschera”, una identità facebook che però non siamo noi; lo facciamo per piacere, per essere perfetti, per assomigliare a quel modello di perfezione che i media ci hanno inculcato oramai nella testa. Eppure non vi viene da chiedervi che fine avete fatto? Quando aprite il vostro profilo e vedete l'immagine perfetta, ritoccata al 100% non vi viene il dubbio, non sono io, non vi viene la voglia di essere voi stessi anche in una realtà che può essere più o meno virtuale? Tutti sembriamo quello che non siamo, tutti mascheriamo la realtà e adesso iniziamo a farlo anche quando siamo per strada o fra la gente, quando ci guardiamo, ci scambiamo nome e cognome e poi ci andiamo a conoscere su facebook o meglio andiamo a conoscere delle apparenze, andiamo a vedere delle ombre di persone reali, ombre distorte da luci e filtri messi in modo tale da creare un'ombra manipolata della realtà; Come direbbe Platone, già le ombre sono simbolo di una conoscenza incatenata, ma pensate a delle ombre opportunamente proiettate, non osate immaginare cosa stiamo creando? Non capite che siamo diventati tutti come la pipa di Magritte? siamo pura apparenza, nessuno di noi riesce più ad essere perchè non gli viene data né l'opportunità né gli strumenti. Non attacco solo Facebook e simili, ma mi permetto di attaccare anche noi stessi, perchè abituati a questa facilità di comunicazione virtuale abbiamo abbandonato i metodi tradizionali del guardarsi negli occhi e dirsi quello che si pensa, siamo il mondo degli sms, ne basta uno per fidanzarsi e uno per lasciarsi, basta un "manda poke" su facebook per attirare l'attenzione di una persona e un "cancella dagli amici" per considerarla non più degna della tua amicizia. Il mondo non funziona così, la realtà è fatta di emozioni e rapporti interpersonali basati sul contatto fisico e visivo, non puoi dire ad una persona che le vuoi bene senza guardarla negli occhi, senza sentire il suo battito del cuore e sentire il calore della sua pelle. Smorfie, difetti, imperfezioni, sorrisi usciti male, “mattità”, tutto ciò caratterizza ognuno di noi e ci permette di essere noi stessi, è inutile rimuovere un tag per cancellare un difetto perchè magari ciò che x noi è un difetto, potrebbe essere per altri la cosa più bella che abbiamo. Viviamo forti di quello che siamo e per costruire i nostri sogni, l'apparenza lasciamola alla pipa di Magritte